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      Ma dunque il Creatore è egli assente quando la mano dell'uomo tenta di detronizzarlo? No. Perchè è lui che ha dotato gli esseri delle facoltà necessarie di farli. Dunque Dio è anche nelle cose apparentemente morte. Bada che parlo colla bocca del curato. È lui che insegnandomi la dottrina cristiana, traeva queste conseguenze. E poichè ho toccato del curato, permettimi di snebbiarti un altro punto. Ti rammenti delle paure che ti venivano tutte le volte che si parlava della mia partenza? "Vedrete! là è un luogo di eretici. Tutti i giorni dell'anno ci sono ammazzamenti, furti, ribalderie." Niente di più sbagliato. Certo che il numero dei delitti non ha riscontro cogli zeri del paesuccio in cui viviamo. Ma credi tu per questo che la popolazione non sia tranquilla quanto la nostra? Se assassinassero un uomo sul nostro mercato, per esempio, se ne parlerebbe per chissà quanti anni e le donnicciuole almanacherebbero sopra le più strampalate conclusioni per chi sa quanti secoli. Mentre qui, poche ore dopo, una giornata al più e amen. Chi se ne ricorda? Domani un altro coltello fa dimenticare quell'altro. E neppure sono eretici. Vuoi che te lo provi? Ieri era l'onomastico di Don Giuseppe - un sant' uomo, che deve essere amato da tutti i fedeli della chiesa di S.Satiro. Lo si leggeva, sul frontone a caratteri d'oro. Fin cui potresti malignare sullo zampino dello stesso sacerdote. Ma e i davanzali e i balconi pavesati e i mazzi e le corbe di fiori freschi che gli hanno inviati? Non è spontaneità religiosa questa, non è il rispetto, la venerazione per l'Altissimo, transustanziato nella persona del suo ministro?


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Alla conquista del pane
di Paolo Valera
Editore Cozzi Milano
1882 pagine 237

   





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