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      Io accostavo legna e dava il fuoco. In pochi minuti la fiamma divampava e rifletteva il giallo sul dorsale del letto che si rifrangeva dorato sulla coppia.
      - Ci sono lettere?
      - Sissignore.
      - Leggile.
     
      ONOREVOLE SIGNORE,
     
      Scusi tanto. Io sono quel povero diavolo di Giovanni Sandretti da lei così valentemente difeso davanti ai signori della Corte d'Assise. Ho finito i due anni e da otto giorni mi trovo nella triste condizione d'invidiare il posto che ho lasciato.... Sono spossato dai digiuni e non so a qual uscio picchiare. La questura mi ho dato quindici giorni per trovarmi un posto. La mi pare un'ironia...
      - Altro! Continua.
      .... Dal momento che nessuno vuol saperne di un galeotto, vuol ella, onorevole signore, venirmi in aiuto....
      - Stupido, non sono suo padre.
      ....Iddio glielo rimeriterà in tanto bene. Alle due....
      - Brucia la lettera e chiudi a doppio catenaccio alle due; è anche troppo che io abbia difeso un ladro. C'è davvero un bel gusto a strapparli al bagno!
     
     
      ILLUSTRISSIMO SIGNOR AVVOCATO,
     
      Vedova con quattro figli, non ho di che dar loro da mangiare....
      - Non so che cosa farci.
      Il mio è uno strazio senza nome. Ho ricorso alla Congregazione di Carità. Ma non mi si è voluto dar nulla perchè mio marito era un repubblicano.
      Ella è tanto buono....
      - Brucia, brucia che ne ho abbastanza. Quando si ha bisogno non si fa il politicante.
     
     
      EGREGIO CITTADINO ED AMICO,
     
      - Chi è questo mascalzone?
      Mia figlia, Luigia Cáppula, è stata battuta l'altra notte da suo marito ubriaco. Queste scene si ripetono da un pezzo, ed io, suo padre non posso più tollerare che si maltratti il mio sangue in quella guisa Gli è perciò....


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Alla conquista del pane
di Paolo Valera
Editore Cozzi Milano
1882 pagine 237

   





Giovanni Sandretti Corte Assise Congregazione Carità Luigia Cáppula