Tonio, va giù a prenderci una bottiglia di quel buono che ho secco la gola.
- Mi associo alle conclusioni dell'onorevole oratore.
- Ha capito dottore? Abbiamo al tavolo un... Come si ha a chiamare? Un ribelle, eh?...
- Non è vero. Ho voluto sottolineare una contraddizione. Ho fatto male? Già, io sono per l'eguaglianza. A ciascuno la sua parte di doveri e la sua parte di diritti.
- Non dica sciocchezze se non vuole che si vada in collera! Secondo lei, il mio portinaio.... Evvia! La mia serva.... Accidenti! Mi viene la paralisi solo a pensarci.
- Non se ne parli più e si beva. Alla salute del cassiere!
- Alla vostra. Il vino - slac - fa buon sangue. Non faccia lo smorfioso. Beva! Ne beva un altro bicchiere, via, si sbronci. Così. Ma non si lasci scalducciare dai tribuni della piazza. Si troverà contento. Glielo dice un uomo che ha cinto la spada del gran re. Evviva il re! Su trincate: evviva il re!... A proposito, domani lo condurremo con noi, non è vero Carcano? Si va a Codogno a visitare e a redigere il verbale sulla bergamina Pinza - affetta dal carbonchio. - Tanto l'amministrazione, ci farà le spese per tutti e tre. Non è vero ottimo dottore?
- Verissimo.
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Io ero tra i rustici colonnati del portico del cascinale, seduto a tavolino, che scrivevo sotto dettatura, mentre il veterinario ed il cassiere visitavan capo per capo il bestiame.
- Scriva: il bue dal mantello bianco, picchiettato di nero, dal corno finissimo smussato contro.... contro che cosa Signor Pinza?
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Carcano Codogno Pinza Signor Pinza
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