Avete capito? Dunque come si dovrebbe dire? Tognino, Guglielmino, Gioacchino, Tommasino, rispondete?
È tanto facile, perdiana... Dagli uomini è desiderato il godimento. Va bene o non va bene signor Santino?
- Benone, benone. A me fanno gola tutte queste cose. Ma mi ci perdo. E pensare che lei le dice come io trebbierei il riso. Che testa!
- Dica testone. È un peggiorativo.
E dopo aver stranito la minutaglia tonfata nei tranelli grammaticali e di essermi saziato di quel gioco crudele che aiutava a dissolvere la passione che mi vogava nel sangue e a sfasciare la faccia carnosa di Adele che mi guardava cogli occhioni fluttueggianti nell'attonitaggine beata e la bocca ghiotta, avida, suggente baci, bussai all'uscio di don Giovanni.
Scocciava un ovo lessato.
- Bravo Giorgione. Sedete che ce n'è un paio anche per voi.
- Grazie don Giovanni.
- Non fate cerimonie. Io ho galline che ne danno tutti i giorni. Ora è la nera e ora è la bianca. E poi la bella cosa per due ova. Stuzzicano l'appetito.
- E sbronciano.
- Che cosa avete da sbronciare? Diffatti ho notato che siete immalinconito. Ma pazienza Giorgione chè passa tutto a questo mondo. Si va a fare una passeggiata, quattro chiacchiere e addio. Ci venite? Io devo una visita a...
- A qualche ammalato?
- Sì, a una bergamina.
- A una bergamina? O che date il viatico ai quadrupedi?
- Il viatico magari no. Ma qualche cosa di più necessario. Poichè già, è inutile, il prete in campagna è obbligato a saper di tutto. Il maniscalco sferra i cavalli e sdenta gli uomini, Il prete deve salvare le anime e i corpi.
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