Pagina (210/237)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Alt!
      Saltai giù, slegai il povero Lullo che slungava la lingua come a dirmi che aveva sete, gli attaccai crudelmente il sacco di fieno fino al collo e felicenotte. Mi ricoricai vicino a Pucca che dormiva come un macigno, circondata dai suoi cani prediletti. Ma era troppo tardi per dormire. Ora era un carro che passava preceduto dagli oh! la vita! - ora tre, quattro martelli che vincevano i chiodi: tac, tic, toc, come i piedi ferrati di Lullo; - ora una voce: dammi un grappino Pietro. E poi un parlottìo, uno scalpiccìo, un gridìo alternato da bestemmie, da giuramenti, da maledizioni secche come il fulmine.
      Mi alzai. Che confusione di teste, che perdite di carretti e di carriuole, che linee di tetti bianchi, grigi, rossi; che piantata di ombrelle, di ombrelloni; che mucchi di casse, di bauli, di pertiche, di sacchi; quante mani affaccendate, quanta chincaglieria, quante cianfrusaglie, quanti ninnoli e poppattoli e quante pipe di radica, di spuma di mare, di gesso! Mano mano che l'aurora si smantellava, la fiera che incominciava coi primi ippocastani che guardano la torre dai finestroni emisferici e girondolava, slargandosi, fin oltre la chiesa di S. Pietro, assumeva sempre più l'aria festiva e solenne. I banchi dei girovaghi, indossavano le loro guarnizioni, i loro grembiali e le cime dei tetti o i frontali, sventolavano del vessillo tricolore. I caffè, le capanne acquaiuole, i chioschi del cicchetto, le osterie di tela, dispiegavano le loro fascie a tre colori e infrascavano le insegne del lauro ambito dai poeti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Alla conquista del pane
di Paolo Valera
Editore Cozzi Milano
1882 pagine 237

   





Lullo Pucca Lullo Pietro S. Pietro