Era in lui il fiuto del membro della polizia sotterranea, l'astuzia fine dell'uomo del gabinetto d'istruzione, l'alano che va sicuro sulle orme del cignale. Le sue inchieste rumorose e spettacolose hanno fatto il Goron, il quale prima di diventare romanziere aveva saputo rintracciare il baule in cui 1'Eyraud e la Gabriella Bompard avevano sepolto il Gouffé. Ah sì, senza questo discepolo di Lecoq il mondo avrebbe perduto lo spaventevole documento della delinquenza parigina che ha fatto trasalire milioni di lettori.
Con un'altra stropicciatina di mani egli si andava dicendo che se il governo avesse saputo delle sue attitudini a quest'ora sarebbe in mezzo ai drammi della vita dei sanguinarii. Invece, pazienza. Ormai la sua vita era tracciata. O romanziere di appendice o il ritorno alla vita oscura del maestro di villaggio che imbestialisce colle vocali e colle consonanti. L'occasione gli era capitata e non se la lascerebbe scappare tanto facilmente.
Il primo compito di un romanziere verista come lui era di tener conto di tutto ciò che ha relazione col delitto. Le inezie o le minuzie possono condurre allo scioglimento del capolavoro. Gli tornava in mente il delegato di P. S. ch'era riuscito a svelare il mistero di una donna stata trovata nuda, senza testa, colle gambe piegate e legate sul seno, ravvolta in parecchi giornali, sotto la finestra della sua sezione di polizia! Colui che ve l'aveva deposta aveva perduto nello sforzo un bottone dei calzoni. Gli è bastato. Incominciò a esaminare il tronco dell'assassinata.
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