Ma gli si può credere, perché gli assassini, se erano ributtanti quando coprivano di ferite il commendatore, conoscevano assai bene la via ferrata e i movimenti del treno
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Non c'è dubbio
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E loro, gli assassini, si sarebbero guardati bene dal giungere a Termini con un cadavere. Perché la stazione di Termini è molto frequentata e perché il treno vi si ferma non meno di sedici minuti.
Vi immaginate che degli assassini colle mani insanguinate, colla faccia stravolta e con un morto nello scompartimento vogliano star lì a tremare all'arrivo di ogni passeggiero per sedici minuti? È un supplizio al quale neppure i signori assassini si sottoporrebbero.
Saltiamo dunque questa supposizione.
Tutti i ferrovieri e tutti gli ingegneri ferroviarii sono d'accordo che non è possibile montare sul treno avviato. È molto se uno dei più pratici conduttori può mettere il piede sulla pedana di un treno omnibus - il quale si incammina, di solito, con fatica e lentezza - al terzo o quarto buf, buf. Dopo, quando le ruote girano lestamente, chi è in terra vi rimane e chi si arrischia a buttarsi sul treno per agguantarne la maniglia o il bastone di ottone lungo la vettura, precipita sul terreno tutto fracassato. Siete della mia opinione?
Ma supponiamo l'impossibile. Supponiamo che vi sia un pazzo stufo della vita. Venite al finestrino che mi capirete meglio. Vi accorgete della corsa vertiginosa? Noi che ne siamo trasportati, ci pare che si vada adagio. Mettete fuori la testa e vedrete che la velocità vi parrà raddoppiata.
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