E non è tutto. Per tutto il tempo che lavorerete per noi riceverete duecento lire il mese. Ve le pagherà questo stesso signore. Contratto fatto?
Mi assicurate che non fiaterete con alcuno?
Non è nel mio interesse. Il mio interesse siete voi. Ma parliamoci chiaro. Non voglio tradimenti. Se accettate, dovete essere mio, tutto mio. Non mi contenterò di se e di ma e di indugi. Io sarò leale. Voi ci consegnerete i ribaldi e noi vi pagheremo la somma convenuta. Siamo d'accordo?
Sia fatta la volontà di Dio. Io mi metto all'opera. Sarò tutto vostro per il bene dei mici figli
.
E anche per voi! Perché non era onesto quello che facevate. Io vi ho dato modo di riabilitarvi, di diventare un uomo utile alla società che avete oltraggiata tante volte
.
Grazie, Voscienza. Permettetemi di baciarvi la mano. Voi divenite da questo momento il mio protettore
.
Via, al lavoro!
PER AMBIENTARCI
COSA hai, papa
.
Nulla, Ada
.
Non mi hai dato neanche un bacio, oggi, cattivo!
Te ne chieggo scusa. Alle volte questo benedetto ufficio ci rende crudeli!
La baciò sulla fronte senza metterci la solita espansione paterna. Egli era inquieto e distratto. Guardava l'orologio e andava in su e in giù per la sala da pranzo ragionando coi suoi pensieri.
Non è ancora venuto Luraschi?
No, papà. Mancano ancora quindici minuti. Tu sai ch'egli non viene mai prima
.
E l'Alongia?
Neppure; ma è presto sai
.
E la mamma, perché non discende?
Sta terminando la toilette
.
Va a dirle di fare presto, va!
Poi si mise a rileggere la lettera che lo aveva messo sottosopra.
| |
Dio Voscienza Ada Luraschi Alongia
|