, le disse il marito.
Va bene e io li rispetto, ma non li ammiro
.
Inumidì le labbra in un calice di vino di Capri e si volse verso l'Alongia che le era vicino.
Le confesso che non so come la siciliana di carattere passionale abbia saputo acconciarsi a simile tirannia
.
Glielo dico io
, rispose Luraschi. "Nella tirannia, come ella la chiama, c'è un'intimità superba, una dolcezza che rende la sottomissione un premio ambito. Vuol essere dominata... dall'amore."
Siamo ancora alla bambola. La donna in questa condizione non ha sopraccapi, non ha noie. Le responsabilità del casato, degli affari, degli avvenimenti sono tutte sulle spalle dell'uomo. La missione della donna è l'amore. Grazie tante. Io voglio partecipare alla vita di mio marito
.
Alongia approvava con sorrisi.
Io del resto non voglio occuparmi delle funzioni della donna siciliana. Noi continentali siamo, su per giù, sull'istesso livello. Il mio concetto è che il distacco tra sesso e sesso della stessa classe è esagerato. Entrate in una casa siciliana e fiutate il feudalismo. La moglie dello strato inferiore dà del Voi al marito e quella dello strato superiore lo chiama conte, marchese. L'altro giorno ero alla fattoria di Petrella, un gabellotto che ha assunto l'aria di barone. La moglie parlava col consorte col pronome di seconda persona plurale e i figli davano dell'eccellenza al padre!
Cara Ortensia, tu ti occupi troppo della forma. E gli inglesi non si parlano tutti col voi?
Se ti piace, serviamocene. Ma tutti e due. Non voglio essere schiacciata da un pronome che in Sicilia è considerato di qualità inferiore
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Capri Alongia Luraschi Petrella Ortensia Sicilia
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