Veniamo piuttosto all'affare. Ci hai pensato?
Ci ho pensato. Bevi e seguimi. Non parlare fino a quando te ne darò il permesso
.
Erano degli anni ch'egli non saliva le scale dell'ala disabitata e piena di bauli e di mobilia inservibile. Erano scale di legno che scricchiolavano in un modo da gelare il sangue.
Ecco un inconveniente!
Taci!
Giunti in cima alla seconda scala l'onorevole ebbe bisogno di fiatare. Non si era mai sentito così nervoso come in quella notte. Gli pareva di essere giallo. Si vedeva le mani con paura.
Coraggio!
Maledette scale!
Tremano come se stessero per schiantarsi!
Lo credi?
Non lo credo. Ma credo che facciano davvero del rumore
.
Eccoci
.
L'onorevole si tolse dalle tasche una chiave e aperse.
Bisognerà darle un po' d'olio
.
È ruggine chi sa da quanto tempo
.
L'aria di chiuso li obbligò a spalancare le finestre.
Mi pareva di morire!
disse il sicario. "E ora?"
E ora chiudi quell'uscio
.
Parola da galantuomo che non ne capisco un'acca
.
Capirai, aspetta
.
Tirò con ambe le mani un lastrone di ferro.
Vedi?
Vedo!
È un forno
.
Capisci?
Ti capisco meno di prima
.
E là dentro che deve sparire Notarbartolo
.
Tu impazzisci
.
Meno di quello che credi. L'impresa non è facile; ma in compenso è sicura. Di lui non resterà neppure un'unghia
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E chi lo porterà di sopra? Tu lo pigli per un fuscello di paglia. Ci dici poco a portarti in alto un cadavere? Ma tu impazzisci! Ci vorranno tre uomini, non meno. E poi un cadavere, figurati! Le scale diventeranno un lago di sangue, gli uomini che lo avranno sulle spalle ne scapperanno gelati dallo spavento e io non rimarrò al mio posto di sicuro!
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Notarbartolo
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