Nessuna imbarcazione si è mossa da quelle acque
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E se vi dicessi, caro Tiraboschi, che il ventisette gennaio, alle undici e minuti dodici, è partito da Hammamet la bilancella Concettina e che un uomo come il Fontana avrebbe potuto riscuotere il primo vaglia per provare la sua presenza lontana dal delitto, ed essere il primo febbraio nello scompartimento col commendatore Emanuele Notarbartolo?
Voglio però darmi per vinto e ammettere che neppure una zattera abbia increspato le acque del porto di Hammamet. Un uomo della tempra e dell'audacia del Fontana non è mai a secco di risorse. Egli sa che all'estero non è difficile assumere il nome di un altro o il nome di uno che non esiste. Ora il Fontana non avrebbe potuto tenersi nascosto in Palermo o in qualche parte di Termini Imerese e al tempo stesso avere un mafioso a Hammamet che facesse per lui, col suo nome e cognome le operazioni agrumarie, la firma sul vaglia e imbucasse la lettera o le lettere scritte in Sicilia dal caro signor Fontana?"
LAURA
6 SETTEMBRE. - Sono venuta a casa col cuore pieno. Egli mi ha parlato con un cinismo rivoltante. Non avevo più fiato. Le idee mi andavano sottosopra e soventi volte il sangue mi rifluiva al cervello. Per la strada vedevo doppio. Le persone mi turbinavano dinanzi gli occhi come gente in lotta fra di loro. Mi sono gettata nella poltrona così com'ero, con la veste di fular e la mantellina di mussola. Sono rimasta con la testa al dorsale, con gli occhi velati di lacrime, con frequenti attacchi di singhiozzi, con scoppi di pianto e brividi spasmodici per un tempo indeterminato.
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