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      Nessuno è responsabile delle conoscenze. Accettiamo l'amore di un uomo o di una donna senza analizzarlo. Ci accorgiamo più tardi che egli o ch'ella è sempre venuta a noi colla maschera. Ella ci potrebbe forse aiutare anche con dei semplici indizi. Ci potrebbe dire, per esempio, dove egli poteva essere nella giornata del delitto?
      Non l'ho visto che nel pomeriggio dell'indomani. L'assassinio fu il tema della giornata. Mi ricordo che egli me ne parlò come di un audace misfatto che aveva suscitato l'indignazione di tutta Palermo.
      A un dato punto si portò la mano alla fronte come per liberarsi da un cattivo pensiero, dicendo: "È stata una sciagurata fatalità!" Non ne parlammo altro".
      È stata una sciagurata fatalità!
      26 novembre. - Domani parto colla mamma. Spero che tutto andrà bene. Ho messo parecchi volumi nuovi nel mio baule. Il giorno che rientrerò in questa casa sarò libera. È una giornata che è un sospiro.
      La mamma è tutta tenerezze. Mi circonda di cure senza punto alludere al malfatto. A confessione compiuta mi sento più forte. Luraschi mi guardava e qualche volta rimaneva colla penna sospesa. Se pensa a me, s'inganna. Non voglio altri uomini. Le interrogazioni del signor Tiraboschi mi hanno sollevato un vespaio di dubbi. No, no, per amore di mio figlio, non voglio crederlo che un vile seduttore di fanciulle. Ma se fosse invece... Non è possibile. Il giudice ha fatto una bassa insinuazione. Dovevo farlo mettere alla porta. Non è lui solo però che lo sospetti. C'è mezza popolazione.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





Palermo Tiraboschi