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      La paura in questo momento non gli procurava che dolori allo stomaco. C'era ricascato, e bisognava andare fino in fondo a occhi chiusi. Ah, sì! Se riusciva a cavarsi dall'imbroglio, si prometteva, col segno della croce, di cambiare vita. Quelli che lo avevano conosciuto, lo avevano conosciuto. Per lui non avrebbe pensato più che ai suoi di casa.
      Un minuto dopo gli ritornarono i dubbi. Un uomo non può diventare onesto quando vuole. Ci sono gli altri che vi stanno alle costole. Provatevi a entrare nel ginepraio del delitto e poi ditemi come potete uscirne. Uncinati, vi si riuncina e non vi si lascia più. O per un verso o per un altro vi si riprende e vi si trascina nell'abisso. I compagni, coi quali avete diviso lo spavento di qualche operazione, non vi abbandonano. Vi vogliono complici nei loro misfatti tutta la vita.
      Tu Angela, parli da angelo. Ti vorrei vedere al mio posto. Non è possibile negare un favore a due amici coi quali si è lavorato insieme tante volte senza andare alla Assise. Credi che a me non sia venuto il pensiero di fare il galantuomo?
      È meno caro, credetelo
      .
      Lo so. Ma è più facile dirlo che diventarlo. Cascati, ci si ricasca
      .
      Quando si vuole
      .
      Anche quando non si vuole
      .
      Supino, cogli occhi che guardavano i travicelli del soffitto, si rimetteva a ragionare per suo conto, perché con l'Angela non andava d'accordo.
      Se non c'è altro che vi spinge, sovente c'è la miseria
      .
      Il solito ombrello sotto cui si riparano i tristi come voi!
      Ti dico che è la miseria cagna che spinge! Non si ha cuore di vedere gli altri a patire.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





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