Pagina (157/313)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Uno dei due carabinieri tirò innanzi per la strada lungo il dorso del fondaco e l'altro, il vicebrigadiere, entrò nell'osteria dandogli un'altra volta la buona sera.
      Buona sera, brigadiere
      .
      Rimase senza fiato. Lo sbigottimento lo aveva obbligato ad elevarlo di grado e a dargli la buona sera balbettando e tremando come una foglia. Pronunciò un gesummaria! per i suoi poveri morti palpandosi e strofinandosi la testa con le due mani per ridarle il calore che aveva perduto. In un minuto aveva vissuto un secolo. La paura lo aveva sbiancato e il tremore della bocca floscia gli faceva sbattere i pochi denti che gli erano rimasti. Dunque non era avvenuto nulla? I carabinieri, che si separavano e andavano pacificamente a corteggiare le ragazze, dicevano sicuramente che il treno era passato senza che alcuno avesse avvertito qualche cosa di nuovo. Il vicebrigadiere in casa, in un momento così spaventoso, non gli dava il minimo pensiero, quantunque avrebbe preferito che non ci fosse stato. Andrea sapeva che il vicebrigadiere aveva l'abitudine di starsene di sopra colla sua bella un'ora o due e di andarsene alla sordina, dall'altra parte del cancello che mette in casa della padrona. La sua presenza era forse una protezione.
      E gli altri? Che cosa era avvenuto di loro? Loro devono essere discesi qualche minuto secondo prima di giungere alla stazione di San Nicola e devono aver preso la via dei campi, per avviarsi attraverso gli alberi alla volta del fondaco, evitando i carabinieri lungo la via carrozzabile e i passeggieri che avrebbero potuto discendere.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





San Nicola