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Entrate in quella che vi pare. Le abitazioni sono tutte di un modello. Non ho tenuto calcolo che del numero dei componenti la famiglia. Questa di Giuseppe Brodo è di dodici persone, comprese tre donne. Le donne dei nostri contadini non lavorano alla campagna. Accudiscono alle faccende di casa. L'adulto ha la sua stanza separata, l'ammogliato ha uno stanzone e i ragazzi son separati dalle ragazze. Hanno la cucina cogli armadi foderati di zinco per mantenere le cibarie fresche, col focolare che non fa fumo e col lucernario che la inonda di luce. Venite innanzi. Ecco le loro salles à manger, come tanti signori
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La sala da mangiare sciorinava del lusso. Intorno al tavolone di noce greggio c'erano le sedie dello stesso legno, con un seggiolone per il capo tavola. La sala era ariosa, lo spazio tra le pareti e il tavolo lasciava passare quattro uomini, l'uno sottobraccio dell'altro, e le finestre davano sul giardino comune e ricevevano buffate odorose che mi letificavano le nari. Le pareti erano imbiancate di un chiaro luna, nel fondo del quale spiccavano dei fiorami che salivano intrecciati, e al nord del tavolone era la credenza lunga, col rialzo sul coperchio che correva da un muro all'altro.
Maria, fa vedere a questi signori la tua terraglia
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Maria era una giovanottona coi fianchi poderosi sotto le vesti colorate che le andavano appena giù dal ginocchio, col busto rosso che teneva raccolto il seno prepotente, e le lasciava all'aria la biancheria intorno a un collo che sentiva della carne giovane.
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Giuseppe Brodo
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