Il cane, porta i guanti! Salute; siamo noi che ti battiamo le mani, fatti coraggio con quel tuo passino da donna interessante. Ti fai desiderare, sacro dio! Vieni qua, dammi un abbraccio. E tuo padre sta bene? Ho visto i tuoi figli, ieri l'altro, a Palermo. Sono tutto il tuo ritratto. Siedi, e tu Saladino, portagli il bicchiere. Come, non bevi? Se non ti piace il vermouth, c'è il vino bianco spumante. Ti terrò compagnia; vada per il terzo bicchiere. Antonio, vammi a prendere una bottiglia di bianco in cantina, del gruppo numero undici. Sono tanto contento di vederti. Ho tante cose da dirti, ma adesso, no, sai. Alla tua salute. Mio fratello? Sarà qui a minuti. Deve venire da Palermo coi dolci. Ecco un'altra frotta d'invitati. Gambino Natale di Giovanni, Militetti Salvatore di Gabriele, Cerrito Antonino di Luigi, Renna Salvatore del fu Gioacchino, Fontana Gioacchino del fu Pietro. Bravi, bravi, avanti che vi s'aspetta da mezz'ora. Voialtri siete invitati che vi mantenete sulla punta della forchetta. Giungete proprio al momento di mettervi a sedere. Saladino, te li raccomando. Innaffia loro la gola che avranno sete. E voialtri di fuori state zitti se volete che Filippella vi dia da bere. Dopo, dopo. Mi struggo a vederli mendicare una tazza di vino. Santo, contentali con una mescolata ciascuno di quello di vasello. Hanno ragione anche loro. Fa male a vedere gli altri in gozzoviglia quando si ha fame e sete. Dopo, dopo vi daremo anche da mangiare se starete buoni. Vedete con un po' di vino come diventano subito allegri.
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