Maledetto gobbo, vieni che ti darò da fartene una spanciata. I gobbi portan fortuna e bisogna tenerli da conto. Ti piace tutto, non è vero? Fammi poi gli occhiacci come stamane, che ti concio io. Sai bene che quando ho qualche cosa non ti lascio mai ultimo. Il marsala? Ma tu ci vuoi svaligiare! Sii buono, Saladino, dagli ancora una mezza bottiglia di marsala e lasciamo che si ubbriachi. Ricordati di battere le mani quando arriva il padrone e di farle battere agli altri quando va via. Perché è lui che vi dà tanta roba e tanto vino. Fila, e bada di non crepare.
Saladino distribuiva una corba di pane e di carne e di formaggio e di vino e il gruppo dinanzi che consumava da due ore si mise a gridare: evviva Filippella!
Evviva il padrone, gridate, porci che siete! Non sono io che vi do tanta grazia di Dio. Per mio conto
, disse, avviandosi verso la tavola, "vi darei delle legnate. Vagabondi che fanno niente tutto il giorno e che aspettano sempre una boccata di qualche cosa da qualcuno".
Si distraeva parlando.
Vedete che sono qui ancora. Il padrone dovrebbe giungere a momenti. Non si fermerà molto, si sa. Ha più affari lui di un ministro. Che cosa fate voialtri, là sull'angolo? Dormite? Cottone butta loro un bicchiere d'acqua nella schiena. Mancherebbe che il padrone ci trovasse belli e addormentati. Non possono mangiare in casa di un altro senza imbriacarsi, questi porconi. E quel Giangreco da quest'altra parte non è buono di contenersi come si deve? Un po' ancora e rimetterai nel piatto dove hai mangiato
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Saladino Filippella Dio Giangreco
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