Ho potuto vedere i registri postali e le posso assicurare che non c'è traccia del vaglia ch'egli ha dichiarato di avere ricevuto il ventisette gennaio '93. Trovai invece un vaglia di lire cinquecento per Fontana, pervenuto il sei febbraio, cinque giorni dopo l'assassinio".
Questo è importante. C'è una data che diventa un'accusa formidabile e una somma che può essere il pagamento a parte del pagamento per l'opera sanguinosa
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Gli domandai di Giuseppe Fontana e me lo descrisse come un tipaccio di mafioso volgare conosciuto da tutti per un delinquente capace di commettere qualsiasi delitto
.
Di Palizzolo non vi ha detto altro?
Mi diede le ragioni dell'odio contro suo padre.
Il Palizzolo", mi disse, "appartiene al cosidetto partito clerico-separatista"".
Il clero siciliano è separatista?
Senza dubbio. Mio padre era un moderato liberale che aveva combattuto con energia l'amministrazione regionalista che occupava il municipio di Palermo nel '93. In quell'anno mio padre divenne sindaco e trovò che il Palizzolo aveva un debito per tasse in sospeso di L. 3,500. Mio padre lo costrinse a pagare. Più tardi mio padre dovette pagare col proprio denaro un'ordinazione di farine fatta dal Palizzolo
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Ella mi ha detto che il Palizzolo ha contribuito al ricatto di suo padre, mi pare?
Non c'è dubbio. Il sequestro di mio padre è avvenuto nel '92, in un fondo della baronessa di Celluzio. I briganti erano prima in agguato in un fondo limitrofo di proprietà di Palizzolo. Non so s'egli c'entri nel ricatto. So che lui fu il protettore dei briganti che estorsero a mia madre cinquanta mila lire.
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