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      La ragione suprema dell'assassinio va cercata sui registri del Banco di Napoli, nel quale mio padre trovò sofferenze gravissime e dissesti ingenti. Tanto ingenti che per rialzarne le sorti egli ha dovuto amministrarlo per quattro anni con una mano di ferro. Palizzolo, colla complicità del ministro Miceli, riuscì a rovesciarlo
      .
      Non sa se il Palizzolo abbia mai fatto delle gravi minacce al suo genitore o se abbia confidato a qualcuno i suoi rancori
      .
      C'è il signor Salvatore Randazzo che potrebbe narrarle una scenata avvenuta in treno tra Palizzolo e mio padre. Lo stesso Randazzo fu incaricato dal deputato Palizzolo di dire al commendatore Notarbartolo di non abusare della sua pazienza
      .
      Avvenuto il delitto
      , riprese il giovine ufficiale, "la voce pubblica continuava ad additare il deputato Raffaele Palizzolo".
      Lo sapevamo. Spiegatemi, caro Tiraboschi, come il deputato Palizzolo, sospettato dall'opinione pubblica di avere messo il coltello nelle mani dei sicari, abbia poi potuto farsi vedere pubblicamente tra la gente che lo accompagnava al Cimitero
      .
      Se dimenticate l'audacia di Palizzolo non troverete più l'uomo. Egli ha dovuto partecipare al funerale appunto perché si sentiva sotto il peso dell'accusa. Ma con tutta la sua audacia non ha potuto essere tranquillo. Egli era dietro al carro della sua vittima, disfatto, scolorato, stravolto, con la pupilla dilatata della persona che ha paura di essere scoperto a ogni minuto. Il nipote, cavaliere Mineci-Merlo, gli ha piantato gli occhi negli occhi e lo ha fatto diventare cadaverico.


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L'assassinio Notarbartolo o le gesta della mafia
di Paolo Valera
pagine 313

   





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