Voi siete stato inetto e se in Italia si punissero i funzionarii che esercitano il loro mandato come lo avete esercitato voi, voi sareste forse alla reclusione.
20 Luglio. - Sono stato assente un pezzo e la penna del mio diario si è arrugginita. Milano senza mare, senza lago, senza monti in giro, mi pareva uggiosa. Aveva un naviglio che io avrei allargato, purgato, abbellito e reso l'attrattiva principale delle arterie cittadine e la speculazione e l'ignoranza l'hanno coperto come una cloaca che faceva male agli occhi e alle nari. Ah, se gli amministratori fossero stati veneziani! Se fossero stati veneziani ne avrebbero fatto un giro superbo di acqua limpida, colla superficie popolata di lance eleganti, di zattere elegantissime, di sandali che sarebbero passati come visioni, di battellucci che ci avrebbero data l'idea di casine di fiori. E lungo le sponde della corrente molle sarebbero cresciuti dei giardini che avrebbero triplicato l'incanto ed educata la cittadinanza a esigere il bello, perché la vita è bellezza. Speculatori!
25 Luglio. - Tiraboschi è in villa ad aspettare il risultato della sua inchiesta. Verranno arrestati? Egli me ne scrive come di cosa sicura. Laura Centelli non cede di un pollice. Una volta erano gli uomini che esitavano o scappavano dinanzi il matrimonio. Ora sono le signorine che non vogliono saperne. Ella continua a martellarmi la testa per farmi entrare l'idea che i matrimoni a vita sono immorali e antiumani come le sentenze a vita. Se mi condannate a vita, perché dovrei essere buono?
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