Pare ch'egli, disarmato, abbia fatto di tutto per salvarsi il petto, mantenendosi in una posizione di profilo. La mano destra gli deve avere servito per sviare un colpo. Gli assassini tendevano a ucciderlo con una coltellata nella testa. È dunque evidente ch'essi non erano pratici o abili come quelli di Notarbartolo. Perché l'osso parietale o l'osso mascellare non si lascia bucare così facilmente come il petto o anche il fianco. La ferita all'osso temporale gli deve avere inondato il volto, perché venne trovato colla faccia tutta ingrumata di sangue. Si capisce che in questo momento gli cadde la mano dalla rastrelliera alla quale si teneva colla sinistra, voltando così la regione del cuore per il colpo mortale che lo mandò al suolo di peso.
C'è un'altra circostanza che lascierebbe credere che il negoziante di Lille, alla prima coltellata alla gola, sia saltato sul cuscino ove era seduto, perché lo si ritrovò rovesciato al suolo, rasente i posti a destra, con una mano e una gamba distesi sul velluto del sedile. È egli caduto dall'alto, o sono gli assassini che lo hanno messo in quella posizione? Io tendo a credere ch'egli abbia ricevuto la coltellata al cuore in piedi, sull'alto del cuscino. Egli giaceva come un uomo precipitato da una certa altezza, col peso del busto che aveva spinto il capo al suolo. Giaceva colla bocca spalancata, come se avesse voluto chiamare al soccorso anche morto.
Il gilet e il giubboncino erano inzuppati di sangue come quelli di Notarbartolo e come Notarbartolo venne svaligiato del portafoglio e dell'orologio.
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