Vi dirò di più. In quei paesi la stampa è più elevata. Non c'è pericolo che si lasci sfuggire una parola che tenda a credervi innocente o colpevole prima del verdetto. Vi chiamiate Troppmann, Eyraud, Cartouche o Luigi Menesclou che a venti anni sgozzava i fanciulli e gli animali sui quali aveva consumati atti osceni, siete sacro fino alla sentenza. Dopo sì: dopo, se vi si è condannati, vi si carica di prosa rovente, come se i giornali fossero tanti padri accesi d'ira di essere obbligati a rinnegare la loro creatura. Se voi permettete alla stampa di giudicarmi prima della Corte d'Assise, io sono perduto. Non andrò più dinanzi ai pari pronti ad ascoltare tutte le campane. Ma mi troverò a faccia a faccia con degli uomini che m'hanno già giudicato, che si sono già fatti quello che si dice una convinzione, sordi a qualsiasi deposizione a mio favore. E questo è male, e questo è crudele, e questo è indegno di un popolo civile. Vigilate, seguite gli avvenimenti, o giornalisti, ma aspettate a prorompere che la giustizia abbia compiuto il suo lavoro".
Con tutte queste vostre ubbìe non sarete malcontento che si siano usati dei riguardi al signor Giuseppe Fontana di Vincenzo
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Punto; ne sono contentissimo. È sempre un piacere, per me, essere umani
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Forse non sapete com'è avvenuto?
Lo so: il Fontana era nascosto in un fondo del principe Mirto. Il prefetto de Seta ha minacciato quest'ultimo dell'articolo 225 del codice penale che punisce coloro che cercano di sviare le autorità alla ricerca delle persone contro cui esiste un mandato di cattura.
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