Se saranno assolti, tanto meglio. Il nostro compito è terminato; ora comincia quello dei giurati.
Sono stracco morto; ho bisogno di respiro, vado fuori dell'Isola per un mese coll'Ada e colla moglie".
Dove?
In qualche parte della baia di Napoli, a Torre del Greco o a Castellammare. Ve lo farò sapere e spero di rivedervi. Addio
.
Addio, Tiraboschi
.
Egli ha ragione: il nostro compito è terminato; ora incomincia quello dei giurati.
Ventuno. - Riapro il manoscritto, cancello il fine e registro uno dei più grandi avvenimenti dell'Isola di questi ultimi anni. Sabato, il diciotto di questo mese, ho preso parte a una vera esplosione d'affetto. Ho assistito, come un giornalista, ai funerali del Gambetta, ai funerali del John Bright, ai funerali di Gladstone, ai funerali di Bismark, ai funerali di Parnell, ma non ho mai veduto cinquanta o sessanta mila persone silenziose commosse a capo scoperto dietro il gonfalone cittadino, che andavano via a capo chino verso il cimitero Rotoli. Il corteo si è mosso dal Foro Italico alle nove e mezzo come una massa immensa di gente costernata. Quando giungemmo nel corso Vittorio Emanuele ci fu come una pausa, un ingorgo. Ciascuno aveva le lagrime in gola e sarebbe bastato un singhiozzo o un grido di pianto per far piangere più di centomila persone. I balconi abbrunati erano calcati di signore in gramaglie. I davanzali dai quali pendeva il lutto erano pigiati di persone le une sopra le altre, colle teste protese dai vani. Era una processione di gente pallida che andava via lentamente, tenuta assieme dall'ambascia generale.
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