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      Trotski, con un magnifico discorso, ha riprodotto benissimo l'ambiente rivoluzionario. Durante la guerra negli armadi di ferro del monarca passarono i documenti della sua fellonia. Troppo tardi. In rivoluzione gli indugi sano fatali. Perchč essa riesca vittoriosa bisogna tenere in mano l'orologio e contarne i minuti. Sapevano tutti che egli e i suoi ministri avevano tentato di fare una pace separata con la Germania. I documenti accusatori erano spariti. La Commissione incaricata della Cancelleria ambulante che seguiva l'imperatore nelle sue visite al fronte non ha trovato che le briciole dei suoi pensieri reconditi. In alcune lettere firmate dai regnanti dei paesi alleati si diceva che la Germania faceva sforzi inauditi per una pace separata. Data: marzo e aprile del 1916. In un'altra missiva, si incalzava l'Italia a separarsi dagli alleati, promettendole concessioni pił importanti di quelle fatte dai parecchisti. Nicola ha scritto con la sua calligrafia. "M. K. mi ha gią parlato di tutto questo". Se la Russia avesse piegato avrebbe dovuto cedere al Kaiser una delle provincie baltiche, la Curlandia e la cittą di Kovno. In compenso lo Czar si sarebbe arricchito della Bucovina, di tutta l'Armenia, di una parte della Persia e del libero passaggio dei Dardanelli, ecc. Erano lettere senza importanza. La Czarina che aveva lavorato tanto per la pace separata si era impadronita a tempo dei documenti del tradimento.
      Kerenski voleva essere mite. Non voleva "insudiciare" la rivoluzione col sangue dei ribaldi imperiali che avevano fatto della Russia un campo per tutti i lupi della reazione.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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