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      Momenti di linciaggio. La solidarietà è indispensabile. In altre fabbriche altre scene, come nella fabbrica dei tabacchi. Qua un gravoche che invola, là un uomo che si fa servire lasciando il conto da pagare alla rivoluzione. È naturale. Non si capovolgono i costumi senza incidenti. Se la storia rivoluzionaria mancasse di episodi sanguinosi sarebbe una farsa. Un edificio odioso come la Bastiglia lo si incendia. È fiammata di tutte le rivoluzioni. Non si sta in forse. O demolirlo o dargli fuoco.
      A Parigi, i poliziotti del vecchio regime, venivano padre" che ha espiato, non meritavano che la strangolazione sommaria1. Gente crudele. L'enorme prigione di Brest-Litowsky bruciava. Giusto. Aveva la vastità di un'isola. Libertà ai prigionieri e fuoco all'edificio.
      Gli ostaggi hanno elevata la paura fino alla disperazione. I borghesi grossi e piccoli che applaudivano agli arresti e alle uccisioni proletarie, davano fuori come pazzi non appena appariva una lista di qualche centinaio di sospetti messi al sicuro. Balfour, in Irlanda, aveva calcate le carceri di sospetti e la borghesia lo congratulava. Non c'è rivoluzione che non abbia nelle proprie pieghe ostaggi. Ne ha avuti quella dei chartisti; ne hanno avuti quelle del '48; ne ha avuto quella dei Danton c dei Desmoulins; ne ha avuto quella comunarda; doveva averne quella di Pietrogrado che ha superato le sue consorelle.
      Ci sono figure odiose. Luoghi che terrorizzano come Pietro e Paolo. Come le sedi della polizia dell'antico regime. Come Zarkoie Selo - centro di tutte le viltà russe.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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