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      che faranno appello alla resistenza aperta al Governo degli operai e dei paesani;
      che semineranno torbidi snaturando calunniosamente i fatti;
      che inviteranno ad azioni criminose, vale a dire ad azioni passibili dei tribunali criminali.
      La sospensione provvisoria o definitiva non può essere esecutiva che nell'ordine del Consiglio dei Commissari del popolo.
      Queste misure non hanno che un carattere provvisorio e saranno abolite da un ukase speciale quando la vita sarà rientrata nelle condizioni normali".
      Come nei tempi della grande rivoluzione del berretto frigio sono stati aboliti i titoli nobiliari. Non si poteva abolire la proprietà e l'eredità per poi lasciar vivere i titolati dagli Czar o dalla repubblica politica di Kerenski. Tutti alla fogna!
      Vedete gli uomini di due rivoluzioni in uno stesso episodio. Luigi XVI ha pianto quando la guardia civica della prigione del Temple lo ha avvertito che doveva buttare nel vaso da notte la chincaglieria del suo petto. Alcuni aristocratici del suo tempo hanno sepolto le decorazioni, nella speranza di disseppellirle in un periodo di ristorazione.
      Il bolscevismo non è stato così reciso con il matrimonio. Il Governo non riconosce che il matrimonio civile. Del matrimonio religioso non se ne è occupato. "È affare vostro", ha detto loro. La legge laica non permette matrimoni che al maschio che ha 18 anni e alla femmina che ne ha sedici. Ci sono stati in provincia dei Soviets che volevano l'abolizione dell'uno e dell'altro, per lasciare che venisse in scena l'amor libero e cioè l'appaiamento spontaneo.


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La catastrofe degli czars
di Paolo Valera
Libreria Editrice Avanti Milano
1919 pagine 125

   





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