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      . E chi era Richetti che faceva tanto lusso di aggettivi illustrativi militari? Un infame del cinquantenario. Era colui che aveva dato l'ordine in iscritto al maggiore De Villata, di compiere le inaudite e feroci esecuzioni a Fantina. Egli vi ha fatto trucidare i garibaldini di Trassello.
      I tempi erano così turgidi di vigliaccheria, così pieni di sangue e di orrore che si è veduto l'autore dell'Assedio di Firenze e della Battaglia di Benevento discendere dal suo piedestallo e andare fra gli scavezzacolli, tra i perduti, fra gli uomini alle prese con tutto il canagliume giornalistico e assumere il posto di combattente come uno di venti anni. È lui che ha denunciato le sessantanove fucilazioni compiute qua e là per l'Italia in pochi mesi, che ha denunciato la inaudita vigliaccheria di avere processato a Ravenna 800 persone firmatarie di una protesta per la loro esclusione dal ruolo degli elettori. Fu lui che ha sguinzagliato la sua collera contro i miserabili che avevano assassinato Barsanti - imperitura infamia della monarchia - lui che per la sua campagna morale si è veduto dai livornesi lasciato in fondo all'urna per eleggere, indovinate chi? Pietro Bastogi. "Ah! se avessi potuto presagire mai che le fortune patrie dovessero riuscire a questo, innanzi di scrivere e di parlare avrei consentito che altri mi mozzasse la lingua e le mani. Che oceano di viltà! Che diluvio d'infamia!". E poi vedeva la stupidità dei governanti, la viltà di una setta scellerata e trionfante, la illuvie dei mediocri, che nati al remo presero la penna.


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Il cinquantenario
Note per la ricostruzione della vita pubblica italiana
di Paolo Valera
Casa Editrice Sociale Milano
1945 pagine 97

   





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