Pagina (56/97)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fra gli eminenti di quei giorni si era come scatenato il demone dei guadagni ingenti. Si speculava, su tutto e con tutti. Con la febbre di andare alla ricchezza col treno lampo era nata la manìa delle pubbliche costruzioni. Si costruiva per smodati interessi, per trascinare nell'orbita delle intraprese gigantesche, il denaro della nazione. Hausmann aveva fatto scuola.
      Intorno ai ministri erano persone losche, gente uscita dalle speculazioni con le mani sucide, scrocconi di tutti gli affari tenebrosi, progettisti che volevano la patria grande per svaligiarla. Il primo caso che ha fatto trasalire il pubblico e "offuscato l'onore della destra parlamentare" è stato quello della cessione delle ferrovie meridionali a una società italiana in surrogazione della società francese.
      È stato un vero traffico parlamentare. L'autore del mercato è passato alla posterità in un giorno. Si chiamava Bastogi. È stato ministro di Italia. Egli diceva, come Walpole, che l'onore degli uomini era nel prezzo.
      Chi resisteva era colui che voleva vendere la sua onestà per una somma maggiore. Il Bastogi era un trafficone di tutte le coscienze.
      Capo del Credito Immobiliare di Torino e deputato, andava dicendo a tutti ch'egli voleva dimostrare all'Europa che l'Italia era in grado di provvedere da sè alle più ardue e gigantesche imprese. Lavorò sott'acqua. Ottenne la concessione. Comperò dei voti e degli uomini. Il sottovoce del suo mercato è stato assalito da caterve di pennivendoli al servizio del Bastogi. La stampa sbrigliata non si lasciò tappare la bocca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il cinquantenario
Note per la ricostruzione della vita pubblica italiana
di Paolo Valera
Casa Editrice Sociale Milano
1945 pagine 97

   





Bastogi Italia Walpole Bastogi Credito Immobiliare Torino Europa Italia Bastogi