L'uccisore è rimasto irreperibile per dei mesi. Il morto è andato sottoterra col mistero, come il Burei.
L'uccisore del Corsale è stato scoperto: si chiamava Somigli, ma lo si è lasciato al largo.
La lettera del Fambri, stata pubblicata dai giornali denunciatori del traffico parlamentare, era stata rubata da un domestico o da un impiegato del Fambri. Egli ha fatto di tutto per riaverla, perchè essa era l'ultima delle diciasette ricevute rilasciate al commendatore Balduino da un gruppo di deputati che aveva per capo della speculazione il Fambri, questore della camera e autore drammatico. Il gruppo era nel sottovoce come la "fazione cointeressata". L'attentato di via dell'Amorino è avvenuto appunto alla vigilia della deposizione del Lobbia davanti la Commissione dell'inchiesta parlamentare, indubbiamente perchè la "fazione" si era spaventata e credeva che nei plichi del Lobbia ci fossero le ricevute scandalose. Fu solo pochi giorni dopo che i deputati venduti vennero a sapere dove erano le lettere o le ricevute - 14 delle quali sono state comperate dal detentore Burei, il confidente del Fambri. Il Burei le aveva depositate presso certo Eller.
Sono state riscattate tutte a contanti. I cointeressati, invasi dalla paura, non hanno più badato al biglietto da mille. L'Eller doveva essere anche lui un briccone. Perchè dalle lettere depositate presso di lui ne aveva fatte scomparire alcune; per venderle per proprio conto, e l'ultima, quella al "Caro Paulo" (Fambri) del Brenna, deve averla venduta alla parte accusatrice.
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Il cinquantenario
Note per la ricostruzione della vita pubblica italiana
di Paolo Valera
Casa Editrice Sociale Milano 1945
pagine 97 |
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