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      Sequestri di telegrammi, censura preventiva di giornali. La punizione più umana era fatta di bastonate. Bastonate ai vecchi e ai giovani, ai ragazzi e alle donne.
      Tutto sommato il lavoro di Morra di Lavriano, con i tribunali militari, è stata una distribuzione di 800 anni di prigione. I delinquenti siciliani erano saliti nelle bocche militari a 1645. De Felice, il capo della congiura per vendere l'isola alla Francia e alla Russia, diciotto anni di galera.
      Roba da matti. Un semplice delegato con il sedicente trattato di Bisacquino "firmatissimo" ha potuto compiere una rivoluzione a rovescio - ha potuto popolare i tribunali di alti spallinati incaricati di schiacciare la "sedizione". Il generale Heusch, nella Lunigiana, non è stato inferiore a Morra di Lavriano.
      La sua massima condanna è stata di trent'anni, per delitti retroattivi, all'avvocato Molinari.
      Italia di farabutti, di ladri, di statisti manicomiali, tu mi fai riabilitare Ninco Nanco, Cipriano e Giona, La Gala, Domenico Papa, Giovanni D'Aveizo, Girolamo Sarno, Crocco, Caruso, Cappa di San Fede, Pilone, e voi tutti lavoratori di bosco. Voi siete stati più onesti. Voi siete nella storia criminosa meno feroci dei nostri generali che hanno avuto il petto coperto di decorazioni e che sedettero al Senato.
      Scellerati!
      È giunta anche per voi l'ora del giudizio. Il proletariato incide i vostri nomi sul frontone nazionale del cinquantenario per additarvi ai posteri come mostri del nostro tempo.
      Il vostro posto è nel museo degli orrori umani.


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Il cinquantenario
Note per la ricostruzione della vita pubblica italiana
di Paolo Valera
Casa Editrice Sociale Milano
1945 pagine 97

   





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