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      A. Costa, quando era tra gli arrestati al Cellulare. Lasciarsi trascinare dinanzi il Tribunale di guerra senza dire una parola.
      Ma quest'idea non ha potuto prevalere, un po' perchè non si conoscevano tutti, un po' perchè nessuno poteva comunicare coll'altro e un po' perchè gli accusati appartenevano a diversi partiti in lotta fra di loro. Valera, andata a male la proposta del silenzio, credeva che sarebbe stato utile, per suo conto, di servirsi del sistema di O' Donovan Rossa, cioè di guadagnar tempo e provare, con la lettura dei documenti sparsi per i libri e per i giornali, che l'Italia era gravida di socialismo.
      Ma il tampone presidenziale gli è stato messo in bocca tante volte che dovette sedere come un uomo letteralmente imbavagliato.
      Il sistema di O' Donovan Rossa, il quale, tra parentesi, non era ancora il capo dei dinamitardi, era di valersi del Tribunale per far conoscere al popolo la condizione del suo paese e protrarre il giorno della sentenza con la lettura della storia irlandese attraverso gli ottantatrè Acts o leggi eccezionali, che avevano coercizzata la nazione per punirla di domandare con insistenza la libertà che avevano gli Inglesi.
      Dopo tre giorni il giudice tappò la bocca al feniano, ma il suo sistema divenne un'arma poderosa nella Camera dei Comuni, ove i parnellisti costringevano i deputati coercizionisti ad assistere a delle sedute parlamentari che duravano perfino quarantadue ore e impedivano ai ministri, per delle settimane e dei mesi, di far votare i bills che dovevano imbavagliare gli Irlandesi.


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Dal Cellulare al Finalborgo
di Paolo Valera
Tipografia degli Operai Milano
1899 pagine 316

   





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