Pagina (119/316)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Viva l'Italia!
      Ai reclusi venne fatto lo stesso discorso e anche nelle loro camerate risonarono i battimani e il: Viva l'Italia!
      I soldati rimasero nel reclusorio tre giorni e i caporioni passarono sotto consiglio e andarono ai banchi di rigore per qualche mese. Dopo vennero quasi tutti traslocati in case di pena, ove la reclusione si svolge in tutto il rigore.
      Il risultato è chiaro: il fuori! fuori! fa delle vittime e lascia gli altri in una condizione peggiore di prima.
      In galera non si protesta: si muore.
     
     
     
      L'influenza dei sanguinarii.
     
      Il Frezza e i "mozzi" nostri amici.
     
      In galera, anche se siete superbiosi o illustri, diventate così piccini che, in meno di due mesi, non ricordate più se eravate qualcuno. L'ambiente e i compagni vi sfasciano e vi disperdono il passato e vi mettono sur una base d'eguaglianza sulla quale i livellatori del tempo cromwelliano non troverebbero da ridire.
      Tra voi e gli assassini della Carcano di via Torino non può essere che questa differenza: che se non siete sanguinarii come lo Zanzottera e il Coturno, non dominate la camerata e non suscitate l'ammirazione dei vostri colleghi di catena che idolatrano il coraggio infuturato nelle pagine dei delitti celebri.
      I sanguinarii, raccontando i romanzi della loro vita, crescono di fama ogni giorno, diventano temuti e assumono, sovente, il posto di "capo di società" - il posto più eminente al quale possa aspirare chi indossa la casacca del forzato. Perchè il "capo di società" è l'arbitro o il despota dei "paesani" o dei "patriotti".


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dal Cellulare al Finalborgo
di Paolo Valera
Tipografia degli Operai Milano
1899 pagine 316

   





Italia Italia Frezza Carcano Torino Zanzottera Coturno