Ma nella mente dei legislatori d'allora la protezione del lavoro col mezzo delle Unioni era della cospirazione e della tirannia democratica. (Vedi lord Melbourne's Papers). Nel 1831, durante l'agitazione pel bill della riforma (Reform bill of 1832), più di mille operai entrarono nelle prigioni a scontare il delitto di voler migliorare la propria classe. I sei martiri - come sono chiamati - di Dorchester, stati condannati a sette anni di deportazione pel grave crimine di avere registrati i nuovi soci dell'Unione con giuramento di essere fedeli allo statuto - una cosa comune a tutte o quasi tutte le associazioni del tempo - sono ancora nella memoria di coloro che hanno la barba grigia.
Lo stesso Roberto Owen - il padre del socialismo a base di "morale sana", il grande "rigeneratore" - lo sperimentalista che aveva già diffuso pel regno che "il lavoro è la sorgente di tutte le ricchezze" - colui che, come disse il suo illustre biografo (Lloyd Yones), lavorò pel popolo, morì lavorando pel popolo e non ebbe altro pensiero, morendo, che il suo benessere - il 15 aprile 1834, a capo scoperto, protetto da tredici vessilli del lavoro, a fianco del reverendo Wade, negli indumenti canonicali, seguito da un esercito di 120.000 operai commossi, si avviò da Copenaghen-fields colla deputazione che portava al segretario di Stato per gli interni la petizione che pregava sua maestà Guglielmo IV - il re, come si diceva allora, affabile con tutti, il re che passeggiava per le arterie londinesi come qualunque altro cittadino, il re che stringeva la mano agli amici di una volta e spesso, incontrandoli, li faceva salire nella sua carrozza - a ridurre la sentenza che adesso potremmo chiamare siciliana o a graziare le vittime delle assise di Dorchester.
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