Non è che un soldato!
E il vincitore di Napoleone dovette abbandonare il potere, inseguito dalle ingiurie di milioni di cittadini, dopo aver subito l'ignominia, lui, l'uomo di Waterloo! di non poter andare al banchetto annuale che il lord mayor dà ai ministri, per paura dei fischi e delle sassate! "O lo si deve rimandare, disse all'ultima ora, o la City deve essere gremita di soldati."
Il re, William IV, secondo la Martineau, era in favore della "Riforma." La Martineau aveva della tenerezza per questo ignorante sul trono, perchè girellava per le vie della capitale come un borghese qualunque, coll'ombrello sotto il braccio e la tabacchiera sempre pronta per gli "amici di una volta" che incontrava. Invece, secondo il Molesworth, il re non accettò il gabinetto del bill della Riforma (di lord Grey) che obbligato dal grido popolare, come non si lasciò indurre a sciogliere il Parlamento che aveva votato 100.000 sterline all'anno per sua moglie, in caso gli sopravvivesse, che quando i ministri gli parlarono di "rivoluzione".
E che l'alternativa fosse o rivoluzione o il bill della "Riforma", ce lo dicono i conflitti durante l'aspettativa del bill, le luminarie e la gioia popolare in tutte le città del regno nella stessa sera in cui lord John Russell lo presentò alla Camera dei Comuni (1.° marzo 1831), la sospensione di tutti gli affari durante le elezioni generali, gli urli e la sassaiuola contro i nemici del bill - chiamato poi, da sir Charles Wetherell, il bill delle ladrerie di una, corporazione - i disordini delle giornate dopo che i lords lo gettarono dalla finestra con una maggioranza contraria di 41 voti (18 ottobre 1831) - e l'irritazione che imperversò nell'individuo e nelle classi fino al bill divenuto legge (5 giugno 1832). Non si aveva più testa che pel bill.
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