Magistrati, lords, duchi sono tutti assetati di sangue. Mentre noi militari non vogliamo che la pace!
I magistrati furono la sua bestia nera del periodo.
Erano dei pusillanimi che diventavano leoni dietro le baionette dei soldati. Il loro grido eterno era per dei rinforzi. "Truppa! truppa! truppa! Oh Dio, come mi hanno fatto bestemmiare!"
I chartisti sono dei pazzi. Si dicono della "forza fisica, cioè uomini d'azione! Noi sì che lo siamo". "Al primo atto di violenza io sarò obbligato a rompere loro la testa. Per convincerli che non potrebbero resistere, feci assistere un chartista alle esercitazioni dei nostri cannoni e feci dire a O' Connor e a Taylor che sarebbe loro stato impossibile di mantenere e far marciare, come essi dicono, un esercito di 300.000 operai. Il popolo non è punto per la battaglia. Potrà versare del sangue e incendiare, ma non combattere."
Il chartismo sembra tuttavia che si prepari alla lotta campale e il comandante nota che, mentre i tessitori del Lancashire e i lavoratori del Northumberland crepano di fame, il Parlamento vota 70.000 sterline per le scuderie reali!
La regina non è sul trono che da due anni. E già a un banchetto presieduto da lor Scarbarough, ove era anche il Napier, si applaudì fragorosamente al brindisi "la Chiesa e lo Stato", e si rimase silenziosi a quello alla regina. Nessuno disse "Dio la protegga!"
In un altro, alla presenza di alcuni ufficiali - ciò che fece perdere la pazienza al comandante - si disse corna di sua maestà.
Il 9 settembre dello stesso anno, il generale scrisse al duca di Portland sconsigliando l'arresto di O' Connor, il demagogo ascoltato da milioni di lavoratori inglesi.
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