Il mayor, collo stato maggiore civico, con molti special constables e con 30 soldati del 45.° fanteria, si era installato nell'Albergo delle Armi di Westgate.
Il Frost verso le 9 antimeridiane divise il grosso dell'esercito in due, coll'ordine di ricongiungersi sulla piazza del mercato, in faccia a Westgate, la fortezza nemica ch'egli voleva prendere d'assalto.
Le due divisioni (di Zephaniah Williams e di Giovanni Frost), comandate dal Frost, si trovarono di fronte ai constables volontari che proteggevano l'entrata dell'albergo
- Hurrà! hurrà! hurrà!
I constables, all'intimazione di arrendersi, rincularono nel vestibolo coi randelli in alto come una minaccia.
Il magistrato dietro loro lesse il riot act: "La nostra lady sovrana, la regina, ingiunge e comanda a tutte le persone riunite di disperdersi all'istante e ritornare pacificamente alle case e al lavoro, sotto pena di incorrere nell'act del primo anno del regno di re Giorgio per prevenire riunioni tumultuose e riottose. God save the queen."
- Pam! pam! pam!
Le imposte del pianterreno dell'albergo vennero aperte dal mayor, sir Tommaso Phillips e dal luogotenente Gray.
- Pam! pam! pam!
Il mayor si ebbe una palla nella coscia e una nel braccio.
Gli insorti, lungo il passaggio dell'hôtel - dove tentarono di farsi largo e entrare nell'interno - caddero l'uno addosso all'altro, e uno d'essi stramazzò cadavere ai piedi del primo magistrato civico.
La prima fucilata nemica decompose, direi quasi, l'esercito chartista. Fece come l'effetto di un si salvi chi può. Si sbandarono, sbarazzandosi delle armi da fuoco e da taglio e della munizione e presero a gambe levate la via della fuga.
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