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      (4) Sua maestà disporrà del vostro corpo come crederà opportuno. Il sommo Iddio abbia pietà delle vostre anime.
     
      Vennero salvati in grazia di una illegalità processuale e inviati alla deportazione.
      Il Frost passò quattordici anni nella Terra di Van Damien e nel 1854 venne graziato a condizione che non rimpatriasse. Spese due anni negli Stati Uniti e nel 56 ottenne il perdono completo.
      Ritornato in seno alla famiglia che lo adorava, tenne poco dopo delle conferenze sugli "Orrori della vita del condannato alla deportazione" e nel 1877 morì nelle braccia dei suoi cari quasi interamente dimenticato.
      Pace a tutti. I loro errori furono molti, compreso quello di essersi dimenticati che la diligenza della Posta non poteva attraversare il Severn, che la diligenza di Bristol sarebbe andata a Birmingham anche senza la valigia gallese e che i chartisti birminghesi sarebbero rimasti senza il segnale della insurrezione. Qui noi non ci ricordiamo che della idea generosa che voleva rivendicare i diritti politici delle masse defraudate, e con questo pensiero capovolgiamo la gerla dei nostri fiori freschi sulle loro fosse e ce ne andiamo inteneriti. Lettori, imitateci. Date fiori ai morti che ci hanno insegnato a non essere schiavi.
     
      VIII.
     
      L'orazione che fece piangere.
     
      Tra i cinquantanove chartisti processati il primo marzo 1843 alla Corte d'Assise di Manchester per "cospirazione sediziosa", era Riccardo Pilling, il quale si fece difendere dal suo discorso che riempì gli occhi del presidente, lord Denman, dei tre giudici, dei giurati, degli avvocati, del procuratore generale che occupava il posto di pubblico ministero, di Feargus O' Connor, il capo della "cospirazione", degli altri cinquantotto accusati, delle signore, degli uscieri e del resto del pubblico.


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L'insurrezione chartista in Inghilterra
di Paolo Valera
Uffici della Critica Sociale Milano
1895 pagine 125

   





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