Il discorso del Pilling è tale e quale può sgorgare dalla bocca di chi sente senza avere studiato l'arte di impressionare. Riassume la condizione operaia del tempo chartista senza la manteca dell'oratore di professione, senza la fraseologia altisonante di chi vorrebbe far sussultare i pilastri sociali. La situazione tragica, se c'è, è vera, è naturale. Pilling non ha ambizioni, non ha sogni, non ha domani. Il suo ideale è un'equa mercede per un'equa giornata di lavoro. La sua semplicità ti va al cuore. Lo leggi, dopo 52 anni, colla gola piena di singhiozzi.
- "My lord e signori giurati! Io venni qui impreparato. È stato detto da un testimonio che io sono il padre di questo grande movimento. Se è vero, punitemi e lasciate gli altri in libertà. Ma non è vero. Il padre di questo movimento è quell'edificio (puntando la destra verso la fabbrica vicina alla Corte). È là, là dentro il colpevole. Il primo testimonio disse d'aver assistito a un nostro meeting ov'era un avviso intestato: "Badate! il giorno di aggiustare i conti è vicino!" L'accusa lo presentò come un documento contro di noi. Ma essa non diede il sugo del placard. Ora io invito la Corte a presentarlo tale e quale o a darlo a me per la mia difesa. Perchè citarne solo il titolo? È cosa comune nei distretti manifatturieri di intitolare gli avvisi con frasi notevoli per chiamare l'attenzione del popolo. La gente che lavora si alza presto, lavora fino a notte e non ha tempo da sciupare. Molti di essi fanno delle miglia pei loro pasti e, se non ritornano al lavorerio in tempo, pagano una multa di 30 centesimi.
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