Perchè il grido dei padroni era:
Noi vogliamo ridurre i settimanali!" Io non sono tra coloro che si contentano di vivere, come gli irlandesi, di patate, che si lascerebbero vendere, come in Russia, colla terra. Io voglio che il popolo sia istruito. E una volta che il popolo è educato, la Charta deve divenire legge.
My lord e signori giurati! Io non ho altro a dire se non che, malgrado le deposizioni contro me, voi terrete conto della mia condizione nei rapporti colla mia famiglia. Io ho veduto nelle fabbriche mogli e madri lavorare dalla mattina alla sera con un solo pasto. Come ho veduto le ragazze che portavano i bimbi due volte al giorno a succhiare le mammelle delle madri. Ho visto non pochi padri lavorare dall'alba al crepuscolo, con un solo pasto. Questa era la condizione degli operai al momento dello sciopero. Avevano salari umilianti, poco da mangiare, pativano una miseria senza nome ed erano oppressi come non lo erano mai stati. Il popolo oppresso, stufo, venne alla conclusione che non vi era che la resistenza. Quale ne fu il risultato? Vi leggerò uno dei tanti nostri manifesti, che proverà come noi abbiamo fatto di tutto per non uscire dai limiti della legge.
La Voce del Popolo è voce di Dio
; è il manifesto ai padroni e ai commercianti di Ashton-under-Lyne e del distretto che lo circonda.
Noi, operai di Ashton-under-Lyne, riuniti, sentiamo il dovere di dirvi pubblicamente che le nostre sofferenze pei bassi salari e per altre cause sono tali, che non è più possibile andare oltre.
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