Noi perciò vogliamo che ci diate lo stesso settimanale che ci davate nel 1840. Se voi dite che non potete pagarlo, è tempo per voi di radunarvi e cercare la causa per la quale il lavoratore non può essere sufficientemente rimunerato. Noi domandiamo la cooperazione di tutte le classi per impedire l'intera distruzione del nostro commercio e la ruina dell'impero britannico.
Il placard ha la lista dei prezzi che ricevevamo nel 1840, e questi, dice, sono quelli che vogliamo. Il governo sembra determinato a non far nulla per prevenire la ruina imminente. Esso affetta a di credere che la miseria del popolo e gli imbarazzi delle classi medie non siano così grandi come si vorrebbe far vedere.
Aggiunge che "gli interessi dei bottegai e delle classi lavoratrici sono identici"; e dimostra che la conseguenza della riduzione dei settimanali è stata una perdita per loro e pei piccoli commercianti di tre milioni e cinquecento dieci mila lire. Questo, o signori, è il terribile placard, del quale il P. M. lesse il titolo e non il resto. Egli si scusa dicendo che non ne ha una copia, quando si sa che gliene hanno inviato un pacco!
Non possiamo ora dire se riusciremo o no; ma avremo, se non altro, la consolazione di non avere domandato cose ingiuste o sragionevoli. Noi vogliamo la tariffa unica dei prezzi di fabbrica per tutti i distretti manifatturieri. La tariffa unica è nell'interesse dei padroni, perchè impedisce che uno venda a minor prezzo dell'altro. Si parla molto della sopraproduzione e del rigurgito sul mercato.
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