E come incitamento alla scoperta dei violatori della legge, con questo proclama promettiamo e dichiariamo che chiunque scoprirà e farà arrestare gli autori, gli istigatori e i perpetratori dei detti delitti, una volta debitamente condannati, avrà diritto alla somma di L. 1250 e al nostro graziosissimo perdono, caso mai fosse colpevole dello stesso delitto.
Le accuse contro i 59 sul banco della Corte di Lancaster erano nove. Ma poi vennero ridotte dal P. M. e dal barone Rolfe e si sarebbero potute, spastoiate completamente dal gergo curialesco, ridurre a quella unica di cospirazione. La prima diceva che Feargus O' Connor e altre persone maldisposte, sconosciute ai giurati, avevano, tra il primo agosto e il primo settembre del 1842, cospirato, mettendosi d'accordo di tenere assemblee di sedizione, tumultuose e riottose; di obbligare i sudditi pacifici di sua maestà a desistere dai lavori e di produrre, con dei discorsi incendiarii, dei libelli, dei manifesti e con altre pubblicazioni, l'allarme, il malcontento e la confusione allo scopo di cambiare le leggi e la costituzione del regno. La seconda inchiude la "forza e la violenza" - delitto che il giudice tradusse, pei giurati, di intimidazione per impedire ad altre persone la continuazione del loro mestiere. La terza - la più grave - che cospirarono insieme con manifesti e tumulti sediziosi per cambiare le leggi e la costituzione. La quinta, che Feargus O' Connor e altre persone sconosciute, cospirarono per eccitare i sudditi di sua maestà al malcontento e all'odio contro le leggi.
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