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      C'era una libreria moderna, ricca di volumi a migliaia, affollata di volumi parlamentari che non avrei trovato nelle biblioteche pubbliche. L'ampia sala per scrivere, la lettura dei quotidiani e delle riviste mi metteva in comunicazione con tutto il mondo.
      Non so quando la vita cessi di essere un romanzo. Mai, credo. In Londra mi sono trovato a due passi da Boulanger, nel tiro a due con la sua amante. Chi era la signora? Certo una ricca. I giornali ce la volevano o ce la nascondevano in una X o ce la davano come la duchessa D'Uzis, arcimilionaria. Secondo il Mermei, deputato di Parigi, Boulanger giocava tutti o tutte. Era un ufficiale. Intrigante e traditore, come quelli sull'affare Dreyfus. Non vale la pena di esumarlo. Si sa che Boulanger si è suicidato sulla tomba dell'amante. Per le sue elezioni, per i suoi tradimenti, per le sue gozzoviglie si spesero molti denari e si videro intorno a lui molte donne.
      Coloro che si rompono la facciaper la continuazione dello sport
     
      Giacomo Greenwood diede questo budello trasversale dei dominii della City come una "curiosità" londinese. Io ve lo do come un sacco immenso calcato di problemi sociali.
      Lambisce Holborn, la grande arteria che fila cinque miglia per le vie opposte, da Notting Hill alla Mansion House - il palazzo ufficiale della City - il mercato delle sterline - senza perdere, direi quasi la linea retta a Theobald's Road che va via, ascendendo, per Old-street Road fino in Whitechapel.
      È una fogna di immondizie umane. E il rifugio della "grande armata" della Londra povera.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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