È uno spettacolo desolante, straziante, se volete, che documenta anche una volta come l'assenza della maternità sia una caratteristica della Grande Bretagna. Proprio! Le madri della povertopoli non hanno tempo di pensare alla minutaglia delle loro viscere. Ma anche le ladies non sono più tenere di loro. Questa è probabilmente la ragione per cui Roberto Owen voleva che i genitori consegnassero al comune i figli non appena avessero raggiunto il terzo anno. Un progetto allo stato di crisalide.
Quando un mio compatriota di Hatton Garden - un altro immondezzaio umano - viene a girare la manovella del suo organo melanconico, tutto il quartiere mette in moto i piedi. Le vecchie, le ragazze, l'ortolana, lo straccivendolo, il fannullone sull'angolo, la fruttivendola, l'erbivendola, il ciabattino si commuovono e si abbandonano all'allegria della giga - la manovella inglese - pestando o strisciando sul selciato con delle grida di piacere.
Le molles o le ragazzotte dal grembiale bianco che si danno ai bullies - i locchi inglesi - per nulla o a chi le vuole per un bicchiere di birra, superbe sotto il Tilly Slowbay - il cappellaccio che va su quasi a cono, arruffato di fiori scolorati - colle mani sulle anche piene, tripudiano sul selciato, le une dinanzi le altre, sgolando assieme la gaiezza del loro cuore: Go and leave me, never mind - va e lasciami, non importa!
La fiera incomincia alle sette del mattino e non cessa che alle dodici e mezzo di sera. Carriuolate di lardo, di verze, di carne australiana, di patate, di pesci, di uova, di burro, di formaggio, di pane, di salsicce, di terraglia e via e via fino alle stoviglie di "seconda mano".
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