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      Il punto centrale del comizio era Marble Arch o alle cancellate dell'Arco di marmo che margina Bayswater-road. Dentro le cancellate, è inutile dirlo, era una lunga siepe di monturati di polizia pronti a spaccare il cranio ai malnati che avessero osato darne l'assalto.
      Alle cinque, mentre i capipopolo leggevano, a qualche distanza dal pericolo "che questo meeting condanna con tutta l'energia della parola l'attentato del ministero di dominare il paese colla forza; nomina una deputazione di sei a recarsi dalla regina, colla petizione firmata dal presidente in nome del comizio, a domandare la dimissione del conte Derby e dei suoi colleghi, e la nomina, in loro vece, di un ministero che abbia maggior considerazione della vita dei sudditi di sua maestà e più rispetto dell'alto ufficio che occupa" - i booooooooooh delle masse sibilavano tra i bastoni delle cancellate e passavano sulle facce dei policemen come ventate di rabbia popolare.
      - Boooooooooooh!
      Alle cinque e mezzo la fortezza era sventrata. I lunghi bastoni di ferro delle cancellate erano un'arma nelle mani del popolo. E alle cinque e quaranta il parco, detto della corona, era un'altra volta, per diritto di conquista, delle moltitudini.
      Da Marble Arch ad Hyde-park-corner - o dai due punti estremi - non era che una fitta di gente vittoriosa che mandava su, abbracciati, gli hooray! della sua gloria.
      La Camera, dopo un po' di discussione sulla batosta toccata ai poliziotti, votò, in fretta e furia, l'allargamento del suffragio.
      Tutto è dovuto alla violenza rivoluzionaria o alla furia delle masse.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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