Il pennaiuolo, con una frase monca, con un titolo che gonfia la notizia, col motto che condensa lo spavento di una catastrofe, colla parola piena di materiale esplosivo, eccita, provoca, aizza, solleva la folata dei pensieri che vogliono prorompere nel mezzo della sciagura o mettersi dietro le cortine di un gran dramma domestico o sommergere nella polvere calda dei combattenti che ammucchiano un campo di morti o gettarsi attraverso un incendio che passa divorando le case o assistere allo svolgimento di un processo che sprigiona le tanfate della latrina.
Processo Dilke - Confessioni stomachevoli di lady Crawford - Scene in Corte - Processo Campbell - Il groom guardava nella toppa - Descrizione del gruppo - Indignazione del pubblico - Scontro ferroviario - Trenta vagoni precipitaronsi nel Tamigi col ponte sfasciandosi - Urla strazianti degli infelici - Nome e cognome degli annegati - Dal campo di Sliwinitza - Fuga del principe Alessandro a Sofia - Sgomento tra l'armata bulgara - Stragi - Un altro omicidio in Whitechapell - Pederasti aristocratici.
Sugli assiti delle costruzioni, lungo le reti ferroviarie, rasente il Tamigi, dentro e fuori gli omnibus, sulle muraglie dove non č l'insolenza del proprietario che proibisce, nel cuore della cittā o ai confini dei sobborghi, č il pennaiuolo, lui, sempre lui, che getta sossopra il sangue colle frasi sonanti che precedono queste carriuolate di caratteri che portano in letto e a tavola o alla banca o nella gobba del cab il documento della vita.
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