Su questo totale di 14.165 bevitori d'alcool registrarono 662 ubriachi maschi e 176 femmine. Ottocento e trenta persone che si ubriacarono in tre ore in trentacinque public house di una città di 400.757 abitanti (censo 1881)!
Butto via l'opuscolo.
Scena prima. Sono quattro soldati in giacchetta rossa che vanno via a ondate. L'uno tenta di sorreggere l'altro e tutti assieme gravitano verso terra cantando l'arietta "Sono inglese, sapete..." Il quadro quotidiano non suscita neppure una increspatura sociale. Si rovesciano nella public house come invasori.
Dove si sono ubriacati? Sul Tamigi. Sui piroscafi che lo percorrono si può tavernizzare fin che si è stufi.
Entriamo. È pigiato ma non c'è il baccano delle nostre osterie. In generale l'inglese è taciturno anche nella allegria. La maggioranza è in sottana. Si beve e si ribeve sapendo che alle tre saremo messi inesorabilmente alla porta. Si respira un'aria alcoolizzata che fa starnutare. Esco perché ho fame. Salgo sull'imperiale di un omnibus vuoto e mi fermo sull'angolo di Tottehm Court road.
Prima di giungervi incontriamo una delle processioni della Salvation Army o dell'armata della salvezza. Sembrano scappati dall'ospizio dei pazzi. La loro musica indemonia la strada. Le sorelle dell'alleluia frastuonano l'aria col tamburello a sonagli. Gli uomini, in camicia scarlatta, col petto trapunto di salvation army, cantando a perdigola gli inni della loro gioia triviale, fanno sussultare le banderuole col salvatevi! e tutti assieme si abbandonano al delirio furioso.
| |
Tamigi Tottehm Court Salvation Army
|