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      Credete che egli vi arresti se gli sgusciate in mano uno o due scellini? Domandatelo a tutti coloro che sanno qualche cosa del bordellaccio londinese. Il Rasori - uno scrittore di musica a cui do qui, volentieri, il mio calcio pubblico - venne condannato a tre mesi di lavori duri e perché era un porco recidivo e perché invece di un policeman si trovò faccia a faccia con un operaio onesto che preferì la sentenza del delinquente libidinoso che voleva - come aveva già fatto a New York - oltraggiargli la figlia, alle somme offertegli per turagli la bocca. Ma se lo scandalo fosse stato nelle mani di uno di questi gabellieri della morale pubblica, il Rasori infesterebbe, probabilmente, ancora le vie della capitale britannica.
      E dalle landladies, le affittacamere, che vivono alloggiando la truppa delle vivandiere del proprio corpo, mi sapete dire che cosa prendono i policemen per risparmiar loro la vergogna di essere classificate tra le tenenti postribolo?
      Gli alberghi, le trattorie - badate che parlo della maggioranza - che cosa sono? Non hanno sui vetri d'entrata e sulle finestre del primo e del secondo e del terzo piano tanto di "gabinetto particolare" (private rooms?). Ora, dove metterete questi signori albergatori, questi egregi trattori, questi illustrissimi proprietari che noi in lingua povera, chiamiamo ruffiani? Sono o non sono lenoni lieti di prestarvi le loro stanze, i loro letti, i loro divani, purché non letichiate con la loro tariffa da brothels? E voi onesti, camerieri, che non passate la soglia dell'alcova senza bussare all'uscio e averne udito l'entrate! e che intascate, lietamente, le mance che racchiudono la buonamano della consapevolezza, chi siete?


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
pagine 147

   





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