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      La prostituzione era letteralmente scomparsa.
      Le donne non guardavano più gli uomini e gli uomini si sarebbero mozzati la lingua piuttosto che gettare un complimento o un aggettivo dolce alle fanciulle. Sospeso Endacott, si volle l'inchiesta. Dateci l'inchiesta! Era il grido di tutte le piattaforme. Matthews, il ministro, per non cadere, dovette ricredersi ed accordarla. Il segretario della "società per la difesa dei diritti personali", pubblicò lo specchietto delle perdute condannate da Newman sulla semplice testimonianza di un policeman e il lord cancelliere fu obbligato a strapazzarlo ufficialmente. Il capo della polizia fu costretto a rimettere Londra sotto la legge del 1886: cioè che "il policeman non poteva arrestare donne se non invitato dal gentleman che dichiarava di essere pronto a deporre al tribunale di polizia di essere stato sollecitato e importunato". La Pall Mall Gazette aperse una sottoscrizione per offrire alla Cass un certificato di virtù in forma di una borsa di sterline e incitò i deputati a votare una legge che punisse gli uomini che bisbigliavano parole femminizzate nelle orecchie delle fanciulle che passavano.
      Endacott uscì colla schiena rotta dalla inchiesta e andò, direttamente, alle assisi accusato di arresto arbitrario e falsa deposizione. Dibattimento che finì coll'assoluzione, perché il giurì considerò il delitto di Endacott un semplice granchio e anche perché il poliziotto riuscì a provare che la Cass non era poi quella virtù adamantina proclamata.


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I miei dieci anni all'estero
di Paolo Valera
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