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      Considerava il suo posto direzionale il ponte del comando. Dava ordini e ramanzine. La prima strigliata è toccata a Francesco Ciccotti, il quale aveva dimenticato dalla telefonata parlamentare il grido fatidico dell'on. Caroti contro il governo. La seconda a uno che si firmava tre stelle e che si era permesso di fare il reporter a suo agio. Orazio Raimondo era divenuto un oratore parlamentare sommo in pochi giorni. Malgrado questo fatto era trascurato dai socialisti perché era passato un po' troppo sollecitamente al ministerialismo.
      Ti pare
      , gli domandava Mussolini, "che dopo otto o dieci giorni da che il Raimondo ha pronunciato il suo discorso si possa ritornarci sopra così diffusamente? Il commento andava fatto o telefonato la sera stessa e allora aveva la sua importanza; adesso è buono per l'archivio.
      Siccome i compagni di tutta Italia si interessano assai delle vicende socialiste del collegio di S. Remo, così ti prego di tenerli informati con brevità, soprattutto con sollecitudine.
     
      Carissimo Lazzari, permettimi di manifestarti - sia pure in linea confidenziale - tutta la mia meraviglia per la proclamata candidatura dell'avv. Marvasi in uno dei mandamenti di Roma.
      Non ho animosità alcuna verso di lui, ma ci tengo a ricordarti che egli è stato uno dei più smaccati esaltatori dell'impresa tripolina di cui sostiene ancora la necessità, ch'egli è un sindacalista e antiparlamentarista. A chiacchiere, si capisce.
      Inoltre è un reclamista di sé medesimo. Non so nemmeno se e da quando sia iscritto al partito.


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Mussolini
di Paolo Valera
pagine 213

   





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