Con gli sforzi individuali non si riesce a nulla. Essi esigono somme ingenti. Azioni, prestiti, contribuzioni, elargizioni, manate di biglietti da mille. Si sussurravano parecchi nomi. Il più insistente era quello del Naldi del Resto del Carlino di Bologna. Gli altri erano nella zona delle simpatie. Si è fatto un'inchiesta. Mussolini si è messo subito allo sbaraglio. Non ha esitato. Per tappare la bocca al quotidiano che usciva di tanto in tanto con l'interrogazione di Chi paga?, Benito Mussolini si è sottoposto alla Commissione investigatrice di tre insospettabili persone: del dott. Forlanini, dell'avv. Sarfatti e dell'avv. Poggio. Tutti i quotidiani moderni sono su per giù delle società anonime. Senza i versamenti dei banchieri e degli industriali e degli aderenti alle idee del giornale non potrebbero vivere.
A Mussolini non si è dato tregua. Lo si è circondato di sottovoci. Le tre figure che tenevano imbrigliato l'Avanti! come tre mazzieri, lavoravano dietro le quinte e facevano di tutto per fare entrare Benito Mussolini nella zona dei bluffisti. Egli doveva essersi venduto ai negozianti di Stato francesi o italiani! Della opportunità di abbattere il monarca austriaco che aveva imbestialito l'Italia tante volte e impiccato più cittadini che tutti i sovrani assieme, non si faceva parola. Pareva non esistesse. Dimenticavano l'interventismo che aveva tumultuato Roma per spingerla alla conquista dei confini patriottici e magari alla demolizione della dinastia attuale. In una parola gli Habsburgo non hanno fatto parte del problema di continuare la tradizione garibaldina per l'indipendenza dei fratelli aggiogati al carro dell'imperatore.
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